Gennaio 20, 2021

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Avete presente le freccette che, secondo la leggenda, gli uomini mettono sul loro arco quando vanno a letto con una nuova donna? Oppure le tacche? Dimenticatele. Niente di tutto questo sopravvivrà. Sono all’Eur, cena a casa di un imprenditore. Inevitabilmente parte la diatriba tra Roma nord e sud con i primi che si devono giustificare (e vergognare) di vivere nella parte “snob” della capitale. L’arrivo dell’insalata di mare placa un po’ gli animi. Nell’attesa del primo piatto, tra un crostino e il vino che sa di tappo, si passa al secondo argomento: il sesso.

E qui emerge lei: Clara, bellissima cinquantenne, capelli biondi e lunghi, corpo da fare invidia alle 30enni cellulitiche. Single, non sente il bisogno di un uomo, tanto ha il suo parco macchine. Cosa è? Dicesi “parco macchine” la riserva di uomini pronti all’uso per soddisfare i bisogni sessuali della donna. Non devono essere tanti, giusto tre o quattro, da usare a rotazione. Il parco non è di facile accesso, deve essere ben strutturato nella fase iniziale facendo delle selezioni e scegliendo i soggetti migliori. Fatto questo, può durare per sempre.

Nello specifico, il parco macchine di Clara dura da più di dieci anni ed è composto da:

• un ex calciatore, uno rude al punto giusto che ti rivolta come un calzino;

• un imprenditore che vive in Austria, ottimo quando vuole passare un week end all’estero;

• un bar man (29 anni) che la trastulla col suo corpo palestrato;

• un manager, super dotato e questo basta.

Inutile dirlo, tutti noi lasciamo gli spaghetti con le vongole nel piatto e pendiamo dalle sue labbra. Funziona cosi: “Gli uomini vanno educati – ci dice mentre si lecca il dito al sapore di vongola – quando esci con uno nuovo e ci vai a letto, il giorno dopo non devi rispondere ai messaggi e tantomeno alle chiamate. Ti fai viva dopo un mese, ci vai a letto e si ricomincia il giro”.

Salsiccia. Io, la romantica della situazione, le chiedo se non sente il bisogno di avere qualcuno con cui condividere il suo tempo. Lei mi risponde convinta di no, per quello ha gli amici e la famiglia. Dopo tante storie, invece, ha capito che non le vuole manco per niente, le basta il sesso. La serata finisce con la sua frase clou: “Se vuoi la salsiccia, perché devi portarti a casa tutto il maiale?”.

E… ovviamente la canzone è: “Nessuno può giudicare!”