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La necrofilia è una parafilia in cui l’individuo prova un forte desiderio sessuale verso i cadaveri. Questo disturbo sessuale è considerato patologico e poco comune nella popolazione generale, ma può manifestarsi attraverso fantasie sessuali, masturbazione o atti sessuali effettivi con il cadavere. La persona affetta dalla patologia ha, spesso, atteggiamenti timidi e inibiti nei confronti del sesso opposto, compensando questi vincoli con pratiche macabre. La necrofilia è considerata criminale in molte parti del mondo e può portare a conseguenze giudiziarie molto serie. In Italia è condannata attraverso l’articolo 410 del Codice penale, secondo cui il reato di vilipendio di cadavere è punibile con la reclusione fino a 6 anni.

La ninfomania è un termine tradizionalmente utilizzato per descrivere una condizione clinica caratterizzata da un desiderio compulsivo e incontrollabile nelle donne di avere rapporti sessuali o praticare autoerotismo. Tuttavia, dal 1992 questo termine è stato sostituito dal concetto di disturbo dell’ipersessualità femminile in seguito alle nuove linee guida diagnostiche fornite dall’Organizzazione mondiale della sanità. È importante sottolineare che l’essere sessualmente attivi non è necessariamente segno di patologia. La ninfomania comporta un’energia sessuale di tipo compulsiva che interferisce con la salute psicologica e fisica della persona, causando stress, disagio e inadeguatezza.