Glossario lettera: L
Le labbra maggiori, o grandi labbra, sono le pieghe cutanee esterne che circondano la vulva, racchiudendo e proteggendo gli organi genitali femminili interni. Sono composte da tessuto adiposo, tessuto connettivo e ghiandole sebacee e sudoripare che producono secrezioni lubrificanti. Sono considerate una zona erogena durante l’attività sessuale, grazie alle azioni di stimolazione attraverso la bocca, le mani o l’utilizzo di sex toys, comportando un rigonfiamento delle stesse dovuto al flusso sanguigno. Le grandi labbra variano di dimensioni e forma, differenziandosi, generalmente, tra curve o prominenti, riportando una distanza di circa 3 cm dall’ano, zona del corpo denominato “perineo femminile”.
Il lesbismo è una forma di espressione sessuale e amorosa, definibile come l’attrazione romantica e sessuale tra due donne che può condurre a legami stabili e duraturi. Come ogni altra relazione, può essere monogama o aperta e poliamorosa, a seconda delle preferenze e delle necessità che meglio si adattano ai soggetti coinvolti. Il termine deriva da Lesbo, isola greca sita nel mar Egeo e luogo natio della poetessa Saffo, la quale decantava l’amore per le donne attraverso la sua arte. Si narra, infatti, che sull’isola fosse particolarmente diffuso l’amore omosessuale tra donne.
L’acronimo LGBTQ+ ritrae una comunità inclusiva di persone che si riconoscono in una vasta gamma di identità di genere e orientamenti sessuali che non corrispondono alla tradizionale divisione eterosessuale e binaria. Ognuna di queste lettere rappresenta specifici gruppi della comunità:
- L sta per “lesbica” e fa riferimento a donne omosessuali che sono sessualmente ed emotivamente attratte da altre donne;
- G si riferisce a “gay”, uomini omosessuali attratti sessualmente ed emotivamente da altri uomini;
- B indica “bisessuale” e si riferisce a individui attratti sessualmente ed emotivamente da persone di entrambi i sessi o che si riconoscono in più di un genere;
- T sta per “transgender”, ovvero persone che non si identificano con il sesso che gli è stato assegnato alla nascita, ma appartengono al genere opposto;
- Q per “queer”, cioè individui che non si identificano come eterosessuali o cisgender e che possono avere un orientamento sessuale non definito o fluido.
- Il simbolo + allunga l’acronimo per includere anche altre identità di genere e orientamenti sessuali che non sono elencati specificamente, come l’asessualità, la pansexualità e molte altre.
La libido è l’energia sessuale che una persona prova in circostanze in cui il desiderio sessuale è intenso e profondo. Incarna una componente fondamentale dell’esperienza sessuale, manifestandosi in modo distinto in base agli individui, al sesso e a fattori biologici, psicologici e sociali. Una libido sana ed equilibrata contribuisce a rendere gratificanti e appaganti le attività sessuali; richiede, però, una comunicazione aperta ed empatica tra i partner, un’educazione sessuale adeguata e rispettosa, l’accettazione della propria sessualità e l’uso consapevole di metodi contraccettivi adeguati. Contrariamente, invece, la mancanza di libido può essere causata da uno stile di vita stressante e condizioni di salute fragili, oltre che dall’assunzione di farmaci e da fattori psicologici.
Il lubrificante è una sostanza che viene utilizzata durante l’attività sessuale per ridurre l’attrito tra le parti del corpo coinvolte e rendere l’esperienza più confortevole e piacevole. L’utilizzo può riguardare sia il rapporto sessuale penetrante che le attività sessuali non penetranti, come la masturbazione o il gioco con i sex toys, oltre che per contrastare la secchezza vaginale e alcune disfunzioni sessuali. Le principali tipologie di lubrificante sono a base di acqua, olio, silicone oppure un mix di questi: è, dunque, importante sceglierne uno che sia compatibile con il proprio corpo, con il tipo di attività sessuale e con i materiali dei sex toys utilizzati, ponendo attenzione alla lettura delle etichette. Nello specifico, un lubrificante a basa d’acqua è ideale per dare il via alle attività sessuali, essendo compatibile con tutti i sex toys; quelli a base d’olio sono perlopiù indicati all’utilizzo sotto la doccia per la loro densità, oltre che per aumentare le sensazioni durante i massaggi; infine, quelli in silicone, possono essere impiegati con materiali come il latex, la plastica e la gomma, ma sono meno adatti se accostati a sex toys in silicone.
In ambito sessuale, il termine lucciole viene usato per indicare donne che si prostituiscono per strada, spesso la notte, facendo riferimento alla loro capacità di attirare l’attenzione dei clienti durante la notte. Il termine si riferisce anche al fatto che queste donne accendono dei piccoli fuochi per attirare l’attenzione dei passanti. Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso del termine lucciole per riferirsi alle donne che si prostituiscono può essere considerato offensivo e denigratorio. Va, inoltre, sottolineato che queste persone molto spesso sono schiave, in mano a trafficanti senza scrupolo che le costringono a prostituirsi.
L’espressione luci rosse fa generalmente riferimento a quelle aree delle città che ospitano il mercato del sesso, come ad esempio i quartieri a luci rosse di Amsterdam o di Bangkok. Queste zono sono spesso associate alla prostituzione, al sesso a pagamento e ad altre attività sessuali commerciali. È importante sottolineare che, nonostante la legalità di questi esercizi commerciali, le attività sessuali che predispongono un compenso in denaro possono comportare rischi per la salute, tra cui la trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili e l’esposizione a comportamenti sessuali non sicuri. È fondamentale, quindi, educare e informare le persone su questi pericoli e promuovere pratiche sessuali sicure e consensuali.